Due consiglieri regionali di Fratelli d’Italia intervengono dopo l’avviso di garanzia all’assessore regionale Anna Rita Bramerini
di FRANCA SELVATICI
“SULL’EOLICO anche in Toscana soffia il vento della procura”. I consiglieri regionali Giovanni Donzelli e Poalo Marcheschi di Fratelli d’Italia si riferiscono all’inchiesta per abuso d’ufficio che ha coinvolto l’assessore Anna Rita Bramerini e suggeriscono di riflettere sul progetto del Parco Eolico del Monte Gazzarro, a due chilometri dal passo della Futa, che imporrebbe il taglio di migliaia di alberi su un’area pari a 7 campi di calcio. Il passo della Futa — scrivono i consiglieri — è inserito fra le aree non opportune per la realizzazione di impianti eolici per la presenza di elementi naturalistici. Ognuna delle sei pale previste è alta come un palazzo di trenta piani. Il Parco eolico, inoltre, cancellerebbe di fatto un sentiero escursionistico fra i più importanti.
Riguardo alla inchiesta del pm fiorentino Giuseppina Mione, alla sua origine vi sarebbero le pressioni e le intimidazioni subite da un alto dirigente della Regione Toscana. Oltre all’assessore Bramerini sono indagati anche l’assessore all’ambiente della Provincia di Pisa, Walter Picchi, per lo stesso reato, e il titolare della società European Wind Farms, Alì Rahimian, iraniano, a cui invece sarebbe contestata la violenza a pubblico ufficiale mentre compie un atto d’ufficio.
La vicenda risale al periodo 2008-2010 e riguarda la realizzazione di impianti eolici della European Wind Farms. Il dirigente della Regione aveva emesso, a suo tempo, dei pareri relativi alle
Via (Valutazioni di impatto ambientale) sull’installazione nel territorio toscano di pale eoliche. Pareri a seguito dei quali ricevette intimidazioni anonime e per le quali nel 2008 fu presentato un esposto alla procura. Il dirigente, che ha sempre goduto di stima da parte dei vertici regionali, dopo aver lavorato al settore ambiente – occupandosi anche dello scavo del tunnel Tav sotto Firenze – è stato di recente applicato ad un altro settore della Regione. Promosso per essere rimosso, si sospetta.